Persone Nuove in Cristo Gesù
Corresponsabili della gioia di vivere
XV Assemblea Nazionale
Persone nuove in Cristo Gesù. Corresponsabili della gioia di vivere.
È questo lo slogan che ha accompagnato i 3 giorni di lavoro della 15 assemblea nazionale dell’AC svoltasi alla Domus Pacis di Roma. Messaggio che è stato ben spiegato nella relazione del presidente in uscita Franco Miano, il quale ci ha incoraggiato a non essere semplici collaboratori del clero, ma persone “corresponsabili” dello spirito della Chiesa. Questo evento ha visto la partecipazione di ben 1200 persone divise tra delegati, uditori e invitati speciali. Da evidenziare è stata la presenza di figure illustri del clero quali S.E. Mons Nunzio Galantino segretario generale della CEI, S.Em.za Card. Pietro Parolin segretario di Stato Vaticano, S.E. Mons. Domenico Sigalini Presidente della Commissione Episcopale per il laicato, S. Em.za Card. Angelo Bagnasco presidente della Cei e naturalmente S.E. Mons. Mansueto Bianchi assistente ecclesiastico generale di AC. Ha preso parte all’evento anche il forum internazionale di Azione Cattolica (Fiac) composto da varie associazioni nazionali provenienti dai 4 continenti e capitanato dal presidente di AC argentina Emilio Inzaurraga nonché presidente onorario dell’assemblea. Rigorosamente in spagnolo, Inzaurraga ha delineato l’importanza di tre realtà fondamentali per noi associati: la famiglia che è chiesa domestica, dono di Dio e custode della vita; la parrocchia dove abbiamo la possibilità di crescere ed alimentare la nostra vita associativa; la città, luogo che ci permette di coltivare l’ impegno sociale della fede. L’AC deve essere, continua il presidente onorario, “en salida” cioè in uscita, disposta quindi ad arrivare a tutti, in tutti i luoghi e in tutte le occasioni perché di questo ha bisogno il popolo di Dio. Le giornate si sono snodate tra preghiera, saluti, dibattiti e lavori di gruppo da cui sono nati 101 emendamenti al documento assembleare puntualmente discussi e votati dai vari delegati in seduta plenaria. I lavori dell’assemblea nazionale, che ci hanno dato il nuovo consiglio nazionale, si sono conclusi con l’evento che tutti aspettavano ansiosamente e con il cuore colmo di gioia: l’incontro con papa Francesco. L’attesa, che sembrava infinita, nonostante le musiche del maestro ed etnomusicologo Ambrogio Sparagna e le varie testimonianze dei ragazzi di Azione Cattolica, si è conclusa con l’arrivo del Santo Padre nell’aula Paolo VI, accolto da un bagno incredibile di folla e cori da stadio. La parola è quindi passata, per i doverosi saluti, al presidente Miano e successivamente all’assistente generale Mansueto Bianchi, che ha manifestato il desiderio dell’Azione Cattolica di essere come l’asinello su cui Gesù compì il suo ingresso a Gerusalemme.
Nel suo intervento, il Papa ha sottolineato l’importanza del dinamismo missionario dell’AC che deve privilegiare chi si sente lontano e le fasce più deboli della popolazione. Ci ha, quindi, “consegnato” tre verbi affinché ci possano aiutare a tracciare il nostro cammino: rimanere con Gesù e in Gesù, andare incontro al prossimo in qualunque luogo o condizione si trovi e gioire perché non siamo mai soli, c’è il Signore che ci accompagna. Con questi input e piena di entusiasmo, l’AC è tornata alle proprie parrocchie con l’obiettivo di condividere con tutti l’esperienza vissuta e continuare il percorso intrapreso all’assemblea Nazionale.
di Salvatore Fedele
Vice Presidente - Settore Giovani